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Giurisprudenza commentata |
Trust auto dichiarato, fondo patrimoniale e imposte indirette
Cass. civ.
L'atto denominato trust, funzionale, quoad effectum, all'applicazione di un regolamento equiparabile ad un fondo patrimoniale, va qualificato ai fini tributari come atto costitutivo di vincolo di destinazione
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È legittima la competenza del Tribunale per i Minorenni a decidere sul diritto di visita dei nonni?
Trib. min. Bologna
È rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 38, comma 1, disp. att. c.c.
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Il pagamento diretto degli assegni della prole dopo l’intervento della l. n. 219/2012
Trib. Roma
Il Legislatore del 2012 ha introdotto, a tutela degli assegni di mantenimento per la prole, un terzo modello, diverso rispetto all’ordine di pagamento diretto ex art. 156 c.c. e allo strumento di cui all’art. 8 l. n. 898/1970
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Danno da autolesione dell’allievo: si applica l’art. 2048 c.c.?
Cass. civ.
La responsabilità ex art. 2048 c.c., per l’illecito dell’insegnante, presuppone la prova di un valido nesso causale fra la condotta della scuola ed il danno subito dal minore
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Il diritto all'assegno di divorzio non rivive se viene meno la convivenza more uxorio dell'avente diritto
Cass. civ
La famiglia di fatto è espressione di una scelta esistenziale libera e consapevole e, come tale, essa dovrebbe essere caratterizzata dalla assunzione piena del rischio legato alla possibilità del suo venir meno. Pertanto, la cessazione della convivenza more uxorio e, con essa, dell'apporto economico del partner, non fa risorgere il diritto all'assegno divorzile nei confronti dell'ex coniuge.
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Convivenza tra persone dello stesso sesso e diritto all’affidamento delle ceneri del partner dopo la cremazione
Trib. Treviso
Il convivente, legato da una relazione stabile (nella specie omosessuale) con il defunto, ha titolo per richiedere l’affidamento dell’urna cineraria, in cui sono conservate le ceneri del partner; ove la pubblica amministrazione abbia a rifiutare la richiesta, lo stesso deve rivolgersi al giudice ordinario e non a quello amministrativo.
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Il rigetto dell’autorizzazione del PM all’accordo concluso mediante convenzione di negoziazione assistita e la fase davanti al Presidente
Trib. Torino
Ai sensi della L. n. 162/2014, il PM, ove non ritenga di autorizzare l’accordo dei coniugi concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita, deve trasmettere gli atti al Presidente che provvede alla convocazione delle parti; in quella sede i coniugi possono solo accettare i rilievi del PM e chiedere al Presidente di ratificare l’accordo così modificato.
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Art. 38 disp. att. c.c.: chi è compente ad assumere i provvedimenti limitativi della responsabilità genitoriale?
Cass. civ.
Il Tribunale per i minorenni è funzionalmente competente a decidere sulla domanda di decadenza o limitazione della responsabilità genitoriale proposta prima dell’entrata in vigore della L. n. 219/2012 e dell’instaurazione del giudizio di divorzio da parte dei genitori, in applicazione del principio generale della perpetuatio jurisdictionis di cui all’art. 5 c.p.c..
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L’ordine di pagamento diretto dopo l’intervento della L. n. 219/2012.
Trib. Milano
Anche dopo l’intervento della L. n. 219/2012, l’ordine di pagamento diretto, ex art 156, comma 6, c.c. è applicabile a garanzia dell’assegno di mantenimento per i figli di genitori separati
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Separazione senza addebito e (mancato) riconoscimento dei diritti successori di abitazione e uso
Cass. civ.
I diritti d'abitazione della casa adibita a residenza familiare e d'uso dei beni che la corredano, avendo ad oggetto l'immobile in concreto adibito a residenza familiare dai coniugi, non spettano al coniuge separato senza addebito
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