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Giurisprudenza commentata su Affidamento a terzi |
Sì al ricongiungimento con l'affidatario, anche in caso di kafalah negoziale se, in concreto, non è contrario all'interesse del minore
Cass. civ.
La Cassazione con la sentenza in commento, pur decidendo in continuità con l'orientamento espresso dalle Sezioni Unite del 2013 in tema di kafalah, con particolare riferimento a quella c.d. negoziale, si sofferma su due ulteriori questioni: l'interpretazione dell'art. 29 T.U. 268/89 data dalle Sezioni Unite, può estendersi fino a ricomprende anche i ricongiungimenti familiari che si fondano sulla kafalah negoziale? e secondo quali criteri il giudice italiano può esprimere un giudizio di non contrarietà all'ordinamento interno e di coerenza con il superiore interesse del minore, se la domanda di ricongiungimento si fonda sulla kafalah negoziale?
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Bigenitorialità: un valore da preservare a tutti i costi?
Cass. civ.
La sentenza in esame affronta il tema – sempre attuale – della tutela del diritto alla bigenitorialità, inteso quale presenza comune dei genitori nella vita del figlio ed individuato quale elemento fondante il giudizio prognostico che...
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L'affidamento e il collocamento del minore presso terzi quali provvedimenti limitativi della responsabilità genitoriale
Trib. Milano
L'affidamento del minore all'Ente territoriale è un provvedimento limitativo della responsabilità genitoriale che può essere disposto in ogni stato e grado di un procedimento ex art. 337 bis c.c., qualora la coppia genitoriale manifesti un elevato tasso di conflittualità, con ciò dimostrandosi del tutto inidonea ad effettuare le necessarie e fondamentali scelte nell'interesse primario del minore.
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Affidamento del minore nel contesto della crisi familiare: la questione della competenza
Trib. min. Potenza
Pur in pendenza di un procedimento relativo alla crisi familiare dinanzi al Tribunale ordinario, non è da considerarsi preclusa la possibilità di attivare un procedimento dinanzi al Tribunale per i minorenni a fronte di “situazioni di pregiudizio che impongano l'adozione, anche con particolare urgenza, di misure di messa in sicurezza del minore, quali il collocamento in comunità o l'affidamento del minore, e i conseguenti provvedimenti de potestate.
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L'affidamento ai Servizi sociali è lecito anche senza determinazione di durata
Cass. civ.
L'affidamento del minore ai Servizi sociali ex art. 337-ter c.c. è legittimo anche senza previsione di un termine di durata e di sue modalità di esercizio.
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Affidamento del minore ai servizi sociali per un tempo predeterminato: presupposti e finalità
Trib. Milano
Il Tribunale di Milano individua i presupposti, le modalità e le finalità in presenza dei quali è possibile, nell'attuale sistema normativo, disporre l'affidamento di un minore in favore dei servizi sociali, interrogandosi anche sull'ammissibilità di un affidamento a tempo.
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PAS: affidamento del minore all'Ente e raccomandazioni del Tribunale a sostegno della genitorialità
Trib. Genova
In caso di situazioni riconducibili alla c.d. sindrome da alienazione parentale (PAS), il Giudice può disporre l'affidamento del minore ai Servizi Sociali se entrambi i genitori sono incapaci di garantire il diritto del figlio al corretto esercizio della responsabilità genitoriale in termini di cura, educazione ed istruzione e la conservazione di un rapporto equilibrato con ambedue le figure di riferimento (diritto alla bigenitorialità).
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Quando il collocamento presso la famiglia biologica non realizza l’interesse del minore
Corte EDU
Non viola l’art. 8 CEDU la decisione delle autorità nazionali, operata nel migliore interesse del minore, di collocare il figlio della ricorrente presso una casa famiglia piuttosto che con la madre e il patrigno della stessa, già affidatari del figlio maggiore.
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Affidamento del minore all'Ente in sostituzione dei genitori
Trib. Milano
Il Tribunale di Milano si occupa dell'inquadramento giuridico dell'affidamento del minore all'ente in sostituzione dei genitori e degli effetti di tale “affidamento”, sia dal punto di vista “sostanziale” che dal punto di vista “processuale”.
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Dieta vegana per il figlio. Chi decide?
Trib. Monza
La questione affrontata dal tribunale di Monza si inscrive tra quelle relative al contrasto tra genitori sulle decisioni di maggiore importanza per il figlio minore, tra cui rientra la scelta di una dieta alimentare diversa da quella abituale.
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