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Focus |
Il tutore del minore straniero accompagnato e non accompagnato
Minori migrantiUn minore straniero può trovarsi sul territorio italiano senza i propri genitori, dunque privo di rappresentanza legale in Italia. Come è noto il d.lgs. 18 agosto 2015, n. 142 (così come recentemente modificato dal d.lgs. 22 dicembre 2017, n. 220) ha compiutamente disciplinato le ipotesi dei minori stranieri non accompagnati attribuendo funzioni di Giudice Tutelare al Tribunale per i minorenni ma esistono anche minori accompagnati da parenti che possono assumerne la tutela sotto la vigilanza del Giudice Tutelare.
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Decreto sicurezza: in G.U. la legge di conversione
Cittadinanza
È stata approvata la legge 1 dicembre 2018, n. 132 di conversione, con modificazioni, del d.l. n. 113/2018 in materia di protezione internazionale, immigrazione e sicurezza pubblica (nonché misure per la funzionalità del Ministero dell'Interno e dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata). Nonostante le modifiche apportate in sede di conversione dal Parlamento, da una parte viene confermata l'abolizione della protezione umanitaria e dall'altro viene rivisto il sistema di accoglienza dei migranti: si può pertanto affermare che l'impianto del decreto è rimasto, almeno per la parte che qui interessa, complessivamente immutato.
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Sovrapposizione dei giudizi di separazione e divorzio: presupposti della cessazione della materia del contendere
Divorzio: procedimento e impugnazioniCon l'entrata in vigore della l. n. 55/2015 si sono significativamente ridotti i tempi per proporre la domanda di divorzio. Questo dato, unito alla più risalente introduzione, con la l. n. 263/2005, della sentenza non definitiva di separazione, comporta che ormai siano frequentissimi i casi di contemporanea pendenza dei giudizi di separazione e divorzio.
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Riforma dell’ordinamento penitenziario: la nuova disciplina dell’esecuzione nei confronti di condannati minorenni
Processo penale minorile
Il nuovo d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 121, emanato in attuazione dell'ampia delega per la riforma dell'ordinamento penitenziario contenuta nella l. n. 103/2017, attua una svolta epocale che va a colmare, di fatto, un vuoto legislativo quarantennale. L'Autore, attraverso una prima analisi della nuova normativa, esamina le principali novità introdotte in materia di esecuzione penitenziaria minorile, alla luce delle peculiarità della condizione dei condannati minori d'età e delle fondamenta create dagli interventi di censura operati negli anni dalla Corte costituzionale in assenza di un concreto riscontro normativo.
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Contestazione della paternità e principio del favor veritatis
Azioni di stato
Negli ultimi decenni la materia della filiazione, e in particolare le azioni di stato, sulla scia dei mutamenti sociali intervenuti, è stata interessata da una pluralità di riforme legislative. L'Autrice, ripercorrendo l'evoluzione normativa e giurisprudenziale, si sofferma sull'analisi dell'azione di contestazione dello stato di figlio, alla luce dell'ordinanza della Corte di cassazione, 21 febbraio 2018, n. 4194 che ha dato una nuova interpretazione dell'art. 248 c.c., ampliandone l'ambito di applicazione e innovando in misura significativa un risalente orientamento della giurisprudenza di legittimità.
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La negoziazione assistita in materia di separazione e divorzio e i controlli a tutela dell'interesse del minore
Negoziazione assistitaL'art. 6 d.l. n. 132/2014, prevede la negoziazione assistita anche ai fini della risoluzione delle crisi coniugali. L'accordo di negoziazione non è, però, del tutto sottratto al controllo giudiziale che spetta al PM deputato al rilascio, a seconda dei casi, di un nullaosta o di un'autorizzazione, rispettivamente a seguito di un controllo c.d. formale (nel primo caso) o di un controllo c.d. sostanziale (nel secondo caso).
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Protezione internazionale e immigrazione: tutte le novità del decreto sicurezza
d.l. 4 ottobre 2018, n. 113
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 ottobre 2018, ed è entrato in vigore il giorno successivo, il decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale, immigrazione e sicurezza pubblica (nonché misure per la funzionalità del Ministero dell'interno e dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata).
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Amministrazione di sostegno e donazione: il punto della situazione in attesa della Consulta
Amministrazione di sostegnoLa sentenza della Cassazione 21 maggio 2018, n. 12460 ritorna, a distanza di pochi mesi dalla questione di legittimità costituzionale sollevata dal Giudice Tutelare di Vercelli (per asserito conflitto tra l'art. 774, comma 1, c.c. e gli artt. 2 e 3 Cost.), sulla delicata coesistenza tra i due principi informatori dell'amministrazione di sostegno: la protezione (patrimoniale) del soggetto debole e il rispetto complessivo delle di lui aspirazioni (ideali). Emblema dell'immanente criticità è la controversa possibilità di effettuare donazioni da parte del beneficiario dell'amministrazione di sostegno, con le conseguenti problematiche per il Giudice tutelare nel conformare lo statuto giuridico del beneficiario.
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Assegno divorzile: cosa cambia dopo le Sezioni Unite n. 18287/2018?
Assegno divorzile e una tantumCon la rivoluzionaria sentenza n. 18287 dell'11 luglio 2018, le Sezioni Unite hanno composto il contrasto giurisprudenziale insorto a seguito della sentenza Cass., sez. I, 10 maggio 2017, n. 11504 che aveva profondamente innovato la materia dell'assegno divorzile rispetto al precedente orientamento giurisprudenziale inaugurato da Cass., S.U., n. 11490/1990.
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La testimonianza dell'amministratore di sostegno nel processo civile
Amministrazione di sostegnoL'amministratore di sostegno può testimoniare a favore del beneficiario? Poiché la disciplina codicistica dell'amministrazione di sostegno non prevede nulla sul tema, per rispondere al quesito sarà necessario riferirsi alle norme sulla rappresentanza processuale (art. 75 c.p.c.) e a quelle concernenti l'incapacità a testimoniare (art. 246 c.p.c.).
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