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L’assegno di divorzio: dal criterio misto al tenore di vita, andata e ritorno
Assegno divorzile e una tantumL’assegno divorzile ha subìto, nel corso degli ultimi due anni, molteplici traversie interpretative. Dopo un trentennio caratterizzato dal riferimento costante al tenore di vita, la Corte di Cassazione prima (Cass. civ, sez. I, 10 maggio 2017, n. 11504) ha individuato il parametro di riferimento del giudizio di adeguatezza nell’autosufficienza economica e poi (Cass. civ., sez. un., 11 luglio 2018, n. 18287) è intervenuta in maniera più incisiva, superando il modello bifasico del giudizio sull’assegno divorzile, cui è stata data (o restituita, a seconda dei punti di vista) una natura assistenziale- perequativo compensativa.
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Revisione del Regolamento Bruxelles II bis: cosa cambia
Reg. UE
Applicabile a partire dal 1° agosto 2022 il nuovo Regolamento Bruxelles II-bis, pubblicato in G.U.U.E. L 178 del 2 luglio 2019 reca con sé molte novità ed in alcune parti recepisce la giurisprudenza della Corte di Giustizia, innovando rispetto al testo attualmente vigente. Frutto di un difficile compromesso, raggiunto dopo tre anni di negoziato governato dalla regola che impone l'unanimità dei consensi tra tutti gli Stati membri ai sensi dell'art. 81(3) TFUE, il regolamento si applicherà a tutti gli Stati dell'Unione europea con l'eccezione della Danimarca.
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Convivenza e assegno divorzile dopo le Sezioni Unite
Assegno divorzile e una tantumIn base alla giurisprudenza formatasi dopo il 2015, la successiva convivenza more uxorio determina il venire meno dell'assegno divorzile, al pari delle nuove nozze, rescindendo ogni legame con il pregresso tenore di vita. In particolare, dopo aver analizzato anche gli orientamenti della giurisprudenza di merito, bisognerà verificare se il principio espresso sia ancora utilizzabile dopo l'intervento delle Sezioni Unite sulla natura dell'assegno divorzile, non più connesso con il pregresso tenore di vita (né con il concetto di autosufficienza economica).
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Assegni di mantenimento e imposte sostitutive all'IRPEF
Assegni: lettura e dichiarazione dei redditiL'art. 10 del testo unico delle imposte sui redditi (d.P.R. n. 917/1986, meglio conosciuto come TUIR) elenca quali sono gli oneri deducibili dal reddito imponibile IRPEF dei contribuenti persone fisiche.
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La difficile quantificazione dei compensi dell'avvocato familiarista
Deontologia dell’avvocato di diritto di famigliaCon l'entrata in vigore della riforma della professione forense (l. n. 247/2012), e del successivo d.m. n. 55/2014, è stata liberalizzata la pattuizione del compenso fra il professionista e la parte assistita e sono stati introdotti nuovi parametri per la quantificazione dei compensi degli avvocati in caso di mancato accordo fra le parti. Partendo dall'analisi dei due testi di legge, vengono esaminate le novità introdotte con l'intento di trovare possibili soluzioni per la quantificazione dei compensi per l'attività svolta dal legale nell'ambito del diritto di famiglia, delle persone e dei minori.
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Obbligo di mantenimento dei figli: criteri di quantificazione, modalità di assolvimento e revisione
Assegno di mantenimento per i figliNel caso di disgregazione dell'unione sia essa matrimoniale o non, ciascuno dei genitori è tenuto a provvedere al mantenimento dei figli in misura proporzionale al proprio reddito, salvo accordi diversi liberamente sottoscritti e l'assegno periodico posto a carico di un genitore deve rispettare i criteri previsti dall'art. 337 ter, commi 4-6, c.c. Con il raggiungimento della maggiore età dei figli non viene automaticamente meno l'obbligo dei genitori di contribuire al loro mantenimento. Tale obbligo cessa con il raggiungimento della cd. autosufficienza economica, da valutare caso per caso. Vengono pertanto analizzati gli orientamenti della giurisprudenza in merito al raggiungimento di tale presupposto e i diversi profili critici.
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L'assegnazione della casa coniugale in Italia e in Europa
Casa familiare: assegnazioneIn tutti i paesi europei la casa familiare rappresenta la principale destinazione dei risparmi dei coniugi; in Italia, ad esempio, il suo valore corrisponde circa al 68% del patrimonio totale delle famiglie e ciò spiega come spesso, nella fase patologica del matrimonio, l'assegnazione dell'immobile sia uno dei principali motivi di aspri conflitti all'interno della coppia. A differenza delle previsioni normative degli altri Stati europei, in Italia non viene espressamente riconosciuto alcun diritto sull'abitazione al coniuge non titolare di diritti reali sulla stessa, il quale potrà ottenere una tutela solo se affidatario o prevalentemente convivente con la prole.
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La tutela dell'incapace che stipula un contratto senza il tutore, il curatore o l'amministratore di sostegno
Amministrazione di sostegnoUn incapace sottoscrive personalmente un contratto, senza l'assistenza del tutore, del curatore o dell'amministratore di sostegno, obbligandosi personalmente e quindi senza ben comprendere le conseguenze legali. A tale posizione si contrappone quella del contraente capace che, colpevolmente o meno, ha consegnato un bene all'incapace e rischia di veder pregiudicato il suo diritto alla controprestazione. Quali tutele sono previste nel bilanciamento dei due interessi?
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La kafala di diritto islamico nella giurisprudenza italiana: evoluzione e nuove prospettive di riconoscimento
Affidamento a terziA quasi quattro anni di distanza dall'entrata in vigore della legge n. 101/2015 di ratifica ed esecuzione della Convenzione dell'Aja del 1996 in materia di protezione dei minori, il lungo e tormentato dibattito circa l'efficacia nell'ordinamento italiano della kafala di diritto islamico si appresta a vivere una nuova fase. Nonostante il Legislatore non abbia ancora provveduto a disciplinare con una specifica normativa il riconoscimento di tale istituto, l'evoluzione giurisprudenziale della Suprema Corte ha lentamente ricostruito le caratteristiche fondamentali della kafala, offrendole sempre maggiori autonomia e dignità. Nel ripercorrere le principali tappe evolutive della giurisprudenza di merito e di legittimità, il presente contributo si propone di offrire una visione d'insieme del dibattito, nonché dei più recenti orientamenti interpretativi in materia.
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Famiglie e formazioni sociali: la lesione del diritto fondamentale al rapporto di convivenza
Risarcimento del danno esofamiliareLa famiglia, oltre a costituire sicuramente una formazione sociale ai sensi dell'art. 2 Cost., gode di un ulteriore riconoscimento quando sia fondata sul matrimonio ai sensi dell'art. 29 Cost.. Proprio questo ulteriore riconoscimento però, tracciando una distinzione tra famiglia fondata sul matrimonio di cui agli artt. 2 e 29 Cost. e famiglia di fatto o unione civile tra persone dello stesso sesso che godono di un riconoscimento costituzionale “soltanto” ai sensi dell'art. 2 Cost., crea inevitabilmente delle tensioni all'interno dell'ordinamento giuridico.
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