15 Luglio 2020 | di Piercarlo Bausola
Casa familiare: fiscalità
La C.t.r. di Bologna, con sentenza n. 88 del 10 gennaio 2020, ha affrontato il tema della soggettività passiva ai fini IMU nel caso di un fabbricato, assegnato al coniuge in sede di separazione, ma di proprietà di un soggetto terzo (comodante). Riformando il primo grado, è stata disconosciuta la pretesa del Comune di individuare quale soggetto passivo il proprietario terzo dell'immobile, al quale applicare in modo ordinario il tributo senza agevolazioni di alcun genere in fatto di abitazione principale.
I giudici tributari di secondo grado hanno fornito un'interpretazione estensiva dell'art. 4, comma 12 quinquies, d.l. n. 16/2012, per il quale non sussisterebbe motivo di riduzione sia dell'ambito applicativo che della possibilità di interpretazione analogica.