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Giurisprudenza commentata |
Il legame di fratria diventa un effetto automatico dell'adozione in casi particolari
Trib. min. Venezia
La questione che si pone all'organo giudicante è quella di chiarire se dall'adozione omoparentale operata mediante il ricorso all'art. 44 lett. d) discenda anche il legame di parentela tra i fratelli...
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Il principio di proporzionalità nella quantificazione dell'assegno di mantenimento in favore dei figli
Cass. civ.
La quantificazione dell'assegno di mantenimento per il figlio, a carico del genitore non collocatario, non può prescindere da una valutazione comparata dei redditi di entrambi i genitori, nell'ambito di un'analisi...
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La rilevanza dei fatti sopravvenuti in corso di causa: onere della prova e pronuncia sui medesimi nei giudizi di separazione e divorzio
Cass. civ.
La domanda proposta in corso di causa e fondata su un fatto sopravvenuto in pendenza di quel procedimento non dovrà essere valutata allorché sia inibita ogni possibilità di interlocuzione alla controparte.
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Morto il legatario di usufrutto, la facoltà di rinunziarvi si trasmette al suo erede
Cass. civ.
Se il legato in sostituzione di legittima ha ad oggetto il diritto di usufrutto ed il legatario muore prima di averlo accettato, la facoltà di rinunziarvi si trasmette al suo erede?
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Il giudice del luogo di residenza abituale del minore è competente a decidere sulla modifica delle condizioni di divorzio per il suo affidamento e mantenimento
Cass. civ.
La questione esaminata dalla Cassazione afferisce alla individuazione del giudice territorialmente competente a decidere sulla domanda di revisione delle condizioni di affidamento e mantenimento dei figli minori a seguito della cessazione degli effetti civili del matrimonio.
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Assegno divorzile: la funzione assistenziale è prevalente?
Cass. civ.
Le questioni affrontate sono due, la prima è se, l'assegno divorzile si possa fondare anche solo sul criterio assistenziale, anche senza alcuna indagine sulla riconducibilità del divario al sacrificio sopportato per avere rinunciato, in funzione della contribuzione ai bisogni della famiglia, alla propria realizzazione professionale. La seconda attiene l'onere probatorio, caratterizzato in materia di assegno divorzile, da frequente ricorso a tre principi: non contestazione, utilizzo dei fatti notori e delle cd. presunzioni.
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La validità dei testamenti simultanei alla luce degli articoli 589 c.c. e 458 c.c.
Cass. civ.
La questione affrontata dalla Suprema Corte attiene alla validità dei testamenti simultanei...
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Collazione e valore della donazione con riserva di usufrutto
Cass. civ.
Qualora il donante abbia donato la nuda proprietà di un bene, riservandosi l'usufrutto per sè e per il coniuge, vita natural durante e con reciproco diritto di accrescimento...
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Il padre che consapevolmente omette di riconoscere il figlio è tenuto, una volta instaurato il rapporto di filiazione, a risarcire il danno endofamiliare
Trib. Roma
Il padre che consapevolmente omette di riconoscere il figlio è tenuto, una volta instaurato il rapporto di filiazione, a risarcire il danno endofamiliare provocato al figlio e alla madre che da sola lo ha cresciuto
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L'affidamento condiviso del minore non significa simmetrica ripartizione dei tempi di permanenza
Cass. civ.
La riflessione cui richiama l'ordinanza de quo è il delicato rapporto tra affidamento condiviso della prole ad entrambi i genitori ed i tempi di permanenza dei figli da stabilirsi presso ciascuno, in caso di disaccordo.
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